Fort Lauderdale, 25 ottobre 2014. Toth e Gviniashvili, il più anziano dei due ha vent’anni. Hanno tutto il tempo per lavorare anche sulla tattica, ma per il momento sono concentrati su un solo obiettivo: far cadere chiunque e comunque. Un obiettivo che realizzano con straordinaria frequenza affidandosi a un’idea di fondo sostanzialmente banale: la distanza. Se l’avversario tiene la distanza: viene caricato. Se invece si avvicina: viene caricato. Succede (spesso) che Toth e Gviniashvili si incontrino ed è uno spettacolo incredibile di invenzioni e di azzardi, di generosità agonistica allo stato più puro, di fatiche immense bruciate in totale assenza di paura. La voglia irresistibile di mettersi in gioco con se stessi più che con l’avversario. A Fort Lauderdale, la sfida si è ripetuta ancora una volta ed è stato un match fantastico. Chissà quanti ancora li attendono e c’è anche chi ha azzardato (ma è uno che spesso ci azzecca…) che a Rio la finale dei 90 kg li vedrà protagonisti. Poi, più avanti e con calma penseranno certamente anche alla tattica.

Tre medaglie per gli Yamatori al Trofeo Carlo Smiraglia!
Presenza massiccia della componente agonistica del gruppo Yamatori al Trofeo Carlo Smiraglia, manifestazione organizzata dal Dojo Equipe Bologna e valida come terza prova del Gran