La nostra storia

Il Judo Club Yama Arashi ha mosso i primi passi con la storia stessa del judo a Udine. Testimonianze attendibili, infatti, riferiscono il 1955 o giù di lì, l’anno in cui l’associazione Friuljudo avviò l’attività nella sala Olimpia, primo seme dal quale, da lì a poco, sarebbe nata la “scuola di judo YAMA ARASHI”. Proprio così viene definita al punto numero 1 del regolamento dei corsi di judo per allievi scritta su un fascicoletto sopravvissuto per mezzo secolo e conservato in archivio. Ed il punto di apertura è completato da una riga rivelatrice anche dell’autore, che ha battuto a macchina e ciclostilato in più copie il prezioso libricino: “sotto la direzione tecnica dell’Insegnante Federale, la Cintura Nera 3° Dan Maestro Cesare Violino.”

Tutte le ricerche che sono state svolte nel corso dei decenni sono state in grado di recuperare soltanto minime tracce dell’epoca ed il recupero delle date è stato affidato alla memoria delle testimonianze dirette che, inevitabilmente, un po’ alla volta sono venute meno una ad una.
Da Franco Locatelli, presidente dello Yama Arashi Udine fino al settembre del 1980, che è scomparso il 27 ottobre 2014. Era un lunedì.
Soltanto pochi mesi più tardi se n’è andato anche Luciano Lovato, che dopo Locatelli è stato il presidente che ha salvato e portato in una nuova dimensione il club. Anche in questo caso il 2 febbraio 2015 è stato un lunedì. Un altro lunedì ancora è stato quando se n’è andato il Maestro Cesare Violino, il 29 maggio 2017.

La casualità dei lunedì lega tre figure chiave nella storia del club, che nei decenni hanno fatto germogliare generazioni di giovani diventati poi a loro volta insegnanti, dirigenti o campioni in ogni ambito della vita.

Con Luciano Lovato in particolare sono cresciuti anche i grandi eventi, manifestazioni quali Alpe Adria Trophy e Judo Winter Camp che, nel 2023,  celebreranno rispettivamente la 28esima e 24esima edizione.

Ritratti speciali

Luciano Lovato (1946-2015)

Luciano Lovato è stato presidente del Judo Club Yama Arashi Udine da settembre 1980 fino alla sua scomparsa, avvenuta il 2 febbraio 2015.
Più dei risultati tecnici, agonistici ed organizzativi, in ogni caso di valore assoluto, a caratterizzare l’opera di Luciano è lo spirito con il quale “raccolse” e rivitalizzò un club che, al termine della stagione 1979-1980, aveva scelto di chiudere.

Luciano era un genitore come tanti, di mestiere faceva il trasportatore, uno che si rimboccava le maniche per carattere oltre che per mestiere.
E fu proprio attraverso l’esempio che nel settembre del 1980 ricostruì dirigenza, staff tecnico e spirito di squadra.
Ma non solo, perché dovette anche trovare una nuova sede, una mission ed un’etica sportiva, educativa e formativa.

E fin dai primi anni 90 il club guidato da Luciano Lovato iniziò a salire ai vertici delle classifiche nazionali, con i risultati agonistici, con il numero dei tesserati ed in ambito dell’organizzazione eventi con il Judo Winter Camp ed il Trofeo internazionale Alpe Adria.

Dal 2016 a Luciano Lovato è stata intestata una borsa di studio che viene assegnata prevalentemente in occasione del Trofeo Alpe Adria e che ha ottenuto il patrocinio di EJU (European Judo Union), FIJLKAM e Comune di Udine.

Giancarla Bin, la prima campionessa di judo in Italia 
Nasce a Latisana il 12 febbraio 1940, si iscrive allo Yama Arashi nel 1964 al tempo guidato dal Maestro Cesare Violino e nel 1965 è prima nel Criterium Nazionale, prodromo del Campionato italiano femminile nel quale sarà oro nel 1967, 1968 e 1969, argento nel 1970, 1971, 1972, nuovamente oro nel 1973 e 1974, quando le categorie di peso passarono da 5 a 7 e per Gianna fu oro nei 72 kg. Con sei medaglie d’oro e tre d’argento ai campionati italiani, Gianna Bin è, con Maria Bellone, la top-scorer del judo femminile italiano dell’epoca.

Giorgina Zanette, un decennio ad altissimo livello
Nasce a San Vito al Tagliamento il 29 marzo 1967, approda allo Yama Arashi nel 1993 e conquista sei titoli italiani assoluti (5 consecutivi dal 1996 al 2000), 1 argento e 5 volte bronzo. Agli Europei è quinta nel 1994 e settima nel 1998, bronzo a squadre nel 1997 e 1998, quinta ai Giochi del Mediterraneo 1997, anno in cui disputò anche i Campionati del Mondo. Oro (1994) e bronzo (1995) nel Città di Roma, torneo che divenne World Cup, il circuito mondiale nel quale conquistò anche due medaglie d’argento e quattro di bronzo (1990-1999).