squadra esultanza podio

Potremmo… ma stavolta no!

Potremmo anche stavolta raccontarvi di un “consueto” fine settimana all’insegna del judo, di quelli classici a cui per anni il nostro club è stato abituato prima dello scoppio di questa pandemia. Di quelli che insomma sai che bisogna organizzare trasferte, coordinare genitori, dividersi fra coach, sperare di “non perdere pezzi” pur non trattandosi, con rispetto parlando, di gare di quelle importanti.

Potremmo. Ma questa volta preferiamo soffermarci più che sui risultati, su ciò che di bello abbiamo vissuto in prima persona, e a distanza, in questo weekend, perché nonostante siano le 23.32 di domenica, nonostante le ore trascorse in palazzetto e nonostante la stanchezza, le emozioni e la sincera felicità con i quali siamo tornati a casa oggi non possono lasciarci indifferenti. Specie in un periodo come questo, quando nel bene e nel male abbiamo imparato una grande lezione, ovvero ad apprezzare anche le più piccole cose senza dare nulla per scontato.

CAPITOLO MASTER – Partiamo con i nostri mitici YAmatori, volutamente messi all’inizio non soltanto per essere saliti per primi sul tatami, ma soprattutto perché ne parliamo meno di altri, nulla di personale ovviamente ma semplicemente perché rispetto agli agonisti si allenano ma gareggiano poco. Difficile descrivere in poche parole la forza di un gruppo che va ben oltre i quattro medagliati (e annessa super accompagnatrice al seguito!) a Besana Brianza. Ex agonisti, nuove “vecchie” leve (passateci il termine!), baldi giovani e tanto altro, capitanati da Mirko Tambozzo e Roberto Bros. I nostri YAmatori sono uno spettacolo, lasciatecelo dire una volta! A contraddistinguerli lo spirito di gruppo, il sorriso sempre presente, la battuta pronta ma ancor di più la voglia di mettersi sempre in gioco, senza paura di fare brutta figura. E ne sono limpido esempio i nostri quattro alfieri che sabato si sono cimentati nella prima prova del Grand Prix Veterani. Antonino Tripi, splendido oro nella categoria 90kg M3, ha regalato spettacolo e ha dimostrato a suon di ippon che l’età è solo un numero: “Dopo 17 anni d’assenza, è stata una bella emozione ritornare a gareggiare!! Ringrazio di cuore i miei compagni per avermi motivato a ritornare meglio di prima!”. Lorenzo Bronzin, tra le anime sicuramente più attive della “tribù”, ha concluso la sua prova al terzo posto tra gli M3-M4 +100kg, dopo una partenza col botto (avversario superato per ippon di seoi nage) ha accusato un infortunio alla schiena, che ha condizionato i restanti incontri ma che non ha frenato la sua voglia di combattere. Stesso piazzamento negli M3-66kg per il fratello Davide Bronzin, che sicuramente ha raccolto meno di quello che è il suo valore. Tempo al tempo Davide! Rientro alle competizioni dopo diverso tempo anche per Giuseppe Infantino che ha portato anche lui a casa una medaglia di bronzo tra gli M5-M6-M7 +100kg: “Una bella emozione tornare in gara dopo 36 anni dall’ultima volta. Abbastanza contento  del mio nuovo debutto, c’è ancora molto da lavorare, e voglia di farlo con tutti gli Yamatori, molto bello condividere questa esperienza con Cristiana, Lorenzo, Davide ed Antonino.” E due parole le spendiamo volentieri anche per Cristiana Pallavicino che, dopo aver vinto tra i Veterani tutto quello che si poteva vincere, pur non gareggiando ha voluto esserci per accompagnare, sostenere e tifare i suoi compagni di squadra! Un gesto che si commenta da solo!

CAPITOLO GARA A SQUADRE – La vita fuori dal tatami, il lavoro in primis, in questi anni ha naturalmente mutato le protagoniste della squadra femminile, capace di conquistare negli ultimi sei anni 4 medaglie ai Tricolori a squadre. Cambiano, in parte, le protagoniste ma l’essenza no! Sarà in ricordo delle ormai lontane (speriamo ancora per poco!) battaglie sui tatami italiani, sarà perché in fondo la tradizione del nostro club in fatto di gare a squadre è di quelle che ha scritto la storia a livello italiano e non solo, sarà perché diciamocelo… a nessuno piace perdere… beh insomma le nostre ragazze hanno vinto! 2 a 1 al Kuroki Tarcento, 3 a 0 alla Polisportiva Tamai ed un successo che dà morale e fa piacere, come fa piacere, sempre e comunque, vedere gareggiare Jessica Tosoratti che nonostante una dichiarata idea di appendere il judogi da gara al chiodo, riesce sempre “a farsi fregare” e non ci pensa su due volte a ributtarsi nella mischia. E se Sofia Cittaro, che in questa gara ha fatto il tifo da bordo tatami assieme a Saretta, la prossima tappa sarà chiamata a fare gli straordinari, Elisa, Laura ed Agnese, pur consce in qualche caso di non aver combattuto al massimo delle proprie possibilità, ci sono piaciute perché non si sono risparmiate, cercando, e trovando in alcuni casi, nuove soluzioni. Un grazie, anche qui sempre e comunque, ai coach Teo e Milena, per la passione, per crederci sempre nelle potenzialità di tutti, per la PAZIENZA e “per non essersi arrabbiati troppo per gli errori” (semicit.)

CAPITOLO CRITERIUM E CAMPIONATO ESORDIENTI – I bimbi e i ragazzi, il settore giovanile se così vogliamo dire, sono sicuramente uno dei più bei “fiori all’occhiello” della nostra società! Ieri ormai – in questo momento sono le 00.43 – ne abbiamo portati 34 in totale in gara, diversi di loro si allenano di consueto nelle società amiche del Tenri San Giovanni al Natisone, seguiti da Flaviano e Giada Medves, e del Kyu Shin Ryu di Strassoldo di Arianna Novello e Andrea Di Marco. In competizione poi ci ritroviamo tutti assieme, per gareggiare, per scambiarci feedback e cercare soluzioni. Perché al di là di quanto possa magari sembrare difficile coordinare una “macchina” spesso così grande, noi siamo quelli del “fare assieme”. Perché sicuramente le cose vengono meglio unendo le forze. I ragazzi oggi sono stati, come sempre, tutti eccezionali! Sembra quasi banale dirlo, ma te ne rendi conto ancor di più in queste occasioni, osservando i progressi, vedendoli fare il tifo l’uno per l’altro, vedendo la voglia di riderci su anche quando magari l’incontro non è andato come volevi. Vedendoli imparare a perdere ma pure a vincere, vedendoli superare le loro paure… perché anche se, lo sappiamo, loro non sempre ci credono… anche noi più grandi, prima di salire ce la facciamo sotto! E poi, per chi se lo fosse dimenticato, ricordiamoci che un annetto fa questi ragazzi tornavano a casa sporchi di fango dopo essersi allenati al campo… vederli di nuovo in questi contesti ci rende, a prescindere, orgogliosi di loro!

CAPITOLO “GRAZIE” – Se siete arrivati fin qui in fondo, concedeteci ancora due parole perché ci sembra l’occasione giusta per dire ancora una cosa, che spesso sembra quasi scontata ma vi assicuriamo che non lo è. Un grazie speciale a chi c’è sempre, a chi trova un attimo per noi, a chi si mette a disposizione e a chi porta idee, a chi trova soluzioni, a chi sposta tatami, monta cose, pulisce e anche a chi ha “solo” un pensiero o una parola. A chi porta allegria. Un grazie a chi ci dà fiducia, a chi si fa i chilometri per portarci i ragazzi in palestra o li fa per venire ad allenarli, un grazie a chi lavora dietro le quinte, senza se e senza ma. Se hai il dubbio di essere tra questi… sicuramente lo sei! Perché quando sai che puoi contare su un gruppo così… tutto viene più facile!

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