Contributi alle federazioni identici. Il 2019 sarà una fotocopia del 2018. Il tutto per non rischiare «eccessi di potere e di delega». La giunta del Coni trasmette al governo un segnale di pace, «ma nessuno si sente in guerra», precisa alla fine Giovanni Malagò. La decisione è presa all’unanimità e tiene presente il testo del famoso articolo 48 della Legge di stabilità, quello della riforma che riduce brutalmente il ruolo del Coni nel sistema sportivo italiano. La norma prevede infatti che l’erogazione dei contributi alle federazioni spetti alla nuova società Sport e Salute Spa, che probabilmente diventerà Sport e Benessere. La decisione di non toccare nulla è stata apprezzata anche dal calcio. Filtra soddisfazione dalla Figc, che rimane con i suoi trenta milioni e passa di contributi sportivi dopo settimane di proiezioni e pronostici con il segno meno.
COMMOSSO Ma la giornata di ieri non è stata semplice per Giovanni Malagò. Fra le novità introdotte dalla sua gestione ci sono queste giunte fuori Roma, spesso precedute da incontri in giro per la città. Così ieri il presidente del Coni ha visitato il liceo scientifico sportivo «Volta» e all’istituto comprensivo «Carducci-Vittorino da Feltre». Filmati da brivido, esibizioni, donne coraggiose e appassionate nel ruolo di presidi. È in quel momento che nell’aula «Socrates» – sì proprio lui, il «dottore» del calcio brasiliano – del «Volta», Malagò si è scoperto con la voce leggermente incrinata dalla commozione in mezzo a un’accoglienza da presidente della Repubblica.
LA POLEMICA ANIENE Il presidente del Coni ha cercato di lasciare a Roma tutte le polemiche, sottolineando «la volontà delle parti di ascoltare e di condividere un percorso e anche una legge». Ma su un tema Malagò si è detto «dispiaciuto», la frecciata di Giorgetti sull’inflazione di affiliati al circolo Canottieri Aniene fra i dirigenti del Coni. «Il consiglio nazionale e la giunta sono eletti da 12 milioni di persone», ha detto riferendosi al numero di iscritti alle federazioni e agli enti di promozione alla base della democrazia del sistema sportivo. Anche Alessandra Sensini, l’olimpionica della vela che è la vicepresidente del Coni ed è «socio per meriti sportivi» dell’Aniene, si è sentita colpita: «Le mie medaglie le ho vinte prima di tesserarmi per l’Aniene e la mia esperienza nella commissione atleti era cominciata diverso tempo prima. Tutto quello che sono credo di essermelo meritato». Ma il deputato-judoka a 5 Stelle Felice Mariani ha insistito invitando a «sedersi tutti al tavolo» per poi fare l’elenco di tutti i soci Aniene nelle diverse cariche, elettive e non, del Coni.
DOMANI L’INCONTRO? Quanto all’incontro con Giorgetti, Malagò ha confermato che gli «uffici sono in contatto» e che «penso che non sarà l’ultimo». Insomma, il presidente del Coni – che ha anche annunciato lo sblocco della seconda tranche da 100 milioni del progetto «sport e periferie» – è convinto che ci sia ancora uno spazio per una trattativa. I due potrebbero vedersi domani. Poi Malagò partirà per il Giappone, dove il 28 andrà in scena la presentazione della candidatura di Milano-Cortina davanti ai comitati olimpici nazionali di tutto il mondo. Ma anche a Tokyo sarà difficile non pensare a Roma.
Valerio Piccioni (La Gazzetta dello Sport – Giovedì, 22 novembre 2018)
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