Udine, 3 luglio 2017. Ritornare da un campionato d’Europa con due medaglie che ciondolano sul petto è un’emozione di quelle che non si dimenticano tanto facilmente. È accaduto a Kenny Bedel, sedicenne friulano della Polisportiva Libertas Villanova che a Kaunas, in Lituania, ha conquistato una medaglia d’argento nella gara individuale, categoria 73 kg ed un’altra di bronzo nella prova a squadre. Sia una che l’altra sono delle medaglie ‘speciali’, la prima perché rinnova un’emozione vissuta per l’ultima volta ben undici anni fa. Fu Pablo Tomasetti infatti, l’ultimo friulano a salre sul podio europeo dei cadetti. Tomasetti vinse l’oro nel 2006 (ed aveva appena cambiato casacca, passando proprio al Villanova), Bedel l’argento nel 2017. Ed è molto speciale anche la medaglia che Bedel ha conquistato con la squadra, perché per l’Italia U18 è stata la prima in assoluto agli Europei. Kenny a Kaunas è stato, ancora una volta, straordinario centrando il quinto risultato positivo sulle cinque gare internazionali che ha disputato quest’anno. Certo è che dopo quattro medaglie in European Cup, oro a Berlino, argento ad Antalya, bronzo a Follonica e Coimbra, salire sul podio del campionato d’Europa è stato come centrare l’obiettivo. E l’obiettivo è stato centrato con quattro splendide vittorie, tre ippon, uno più bello dell’altro, sull’ucraino Vostrenkov, sull’azero Shamilov, sul compagno di squadra Mattia Prosdocimo, dal quale era stato sconfitto un mese fa ai campionati italiani a Riccione. Questa volta non c’è stata storia e Bedel ha conquistato la finale superando ancora il francese Gnamien, con il quale ha vinto per waza ari una battaglia durissima. Con il giorgiano Bekauri è andata diversamente ed è stato un match a senso unico. “Sono soddisfatto – ha detto Kenny appena sceso dal podio – anche se la finale l’avrei potuta affrontare in modo diverso, ma una medaglia all’Europeo è una grande emozione, per la quale voglio ringraziare la mia famiglia, la mia società, Edoardo Muzzin e Franca Bolognin in particolare, e chiunque mi ha aiutato a crescere sul tatami per arrivare fino a qui. Ringrazio anche – ha concluso – i miei compagni di palestra e di nazionale”. Poi è arrivata anche la grande gioia della gara a squadre con l’Italia passata 3-2 sulla Moldova, prima d’inchinarsi alla Georgia (1-4), avviata alla conquista del titolo. E poi altre tre vittorie, Grecia (5-0), Ucraina (3-2), Latvia (3-2). Per ragioni tattiche Kenny è stato pesato negli 81 kg e non ha combattuto, ma l’impresa è di tutti.
Non vedo l’ora di fare un altro Survivor Camp
Atleti di ben nove nazioni diverse hanno preso parte la settimana scorsa al Survivor Camp organizzato a Celje dal Judo Klub Z’dezele Sankaku ed il