Ostia, 18 aprile 2017. La nazionale italiana di judo è partita oggi per Varsavia dove, da giovedì 20 a domenica 25 aprile, è in programma il campionato d’Europa cui partecipano circa 400 atleti da 42 nazioni. La gara è importante per l’indubbio prestigio del titolo continentale, ma i risultati ottenuti a Varsavia hanno il potere di condizionare l’indirizzo al percorso che porta a Tokio 2020. La direzione tecnica nazionale ha scelto da tempo i suoi rappresentanti, che sono nei 48 kg Francesca Milani, 23 anni, nei 52 kg Odette Giuffrida, 22 anni, nei 63 kg Edwige Gwend, 27 anni, nei 70 kg Carola Paissoni, 22 anni, nei 78 kg Valeria Ferrari, 24 anni ed Assunta Galeone, 31 anni, nei 60 kg Carmine Maria Di Loreto, 23 anni, nei 66 kg Matteo Medves, 22 anni, nei 73 kg Leonardo Casaglia, 19 anni ed Andrea Gismondo, 20 anni, negli 81 kg Antonio Esposito, 22 anni e Matteo Marconcini, 27 anni, nei 90 kg Nicholas Mungai, 23 anni, nei 100 kg Vincenzo D’Arco, 27 anni e Giuliano Loporchio, 25 anni. La squadra è guidata dal DTN Kyoshi Murakami, coadiuvato dal Team Manager Laura Di Toma, dal coordinatore delle squadre nazionali Dario Romano e dai coach Francesco Bruyere e Roberto Meloni, ma a Varsavia saranno presenti anche il Presidente Domenico Falcone ed il Segretario Generale Massimiliano Benucci. “Ho voglia di ributtarmi nella mischia, ho voglia di crederci, ho voglia di ricominciare a sognare in grande! – ha detto Odette Giuffrida – è la mia prima vera gara dopo l’Olimpiade e devo dire che non è stato facile né scontato poterci essere. Ma se ci sono è perché non cerco scuse ed è per questo che non parlo degli infortuni, e dico soltanto che io ci sarò, carica, determinata e con tanta voglia di dare il massimo. Sarò sul tatami a Varsavia perché ci credo, perché ho stretto i denti e ho accettato questa sfida con me stessa e con quello che molti definiscono ‘impossibile’.” È il primo appuntamento importante dopo una grande Olimpiade anche per Matteo Marconcini, che ha detto: “Mi aspetto di fare una buona gara, perché il lavoro per questi Europei è stato fatto bene, a modo e mi sento pronto. Rimangono da fare ancore le rifiniture per il peso, quindi mi appresto a dare battaglia per vincere con i più forti, che sappiamo bene quali sono, ma anche con i più giovani, che in questo inizio di quadriennio sono davvero numerosi”. Questo invece, il pensiero di due fra i numerosi esordienti azzurri al campionato d’Europa senior, Matteo Medves: “Mi aspetto solo sensazioni positive, è il mio primo europeo senior ma so che ho le capacità e la testa giusta per buttare giù tutti. Dipenderà solo da me e dalla giornata”; Andrea Gismondo: “Sicuramente parlando di un campionato europeo non è facile fare pronostici, è una competizione molto impegnativa, ma già il fatto di poter affrontare i judoka più forti d’Europa e del mondo mi emoziona e mi infonde una carica particolare. Certamente io non mi risparmierò e darò il massimo come sono abituato a fare e speriamo bene….”. Questo il commento del coordinatore delle squadre nazionali Dario Romano: “Come ogni inizio quadriennio ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in mostra ed atleti esperti in cerca di nuova gloria. Questo gruppo di ragazzi ha lavorato al meglio per trovare la giusta forma e concentrazione, sono sicuro che tutti potranno esprimersi al meglio delle proprie capacità e anche oltre. Grande assente Fabio Basile che ha preso una pausa ballerina, ma ha promesso che subito dopo si staccherà dalle distrazioni per dedicarsi a ciò che gli riesce bene, anche se devo ammettere che con il ballo non è niente male. Odette sta lottando con continui infortuni che non le stanno dando la possibilità di lavorare con continuità, ma ha deciso di mettersi in gioco lo stesso”.
Il programma: Giovedì 20: 48, 52, 57 kg F; 60, 66 kg M; inizio h 11, final block h 16; Venerdì 21: 63, 70 kg F; 73, 81 kg M; inizio h 11, final block h 16; Sabato 22: 78, +78 kg F; 90, 100, +100 kg M; inizio h 12, final block h 16; Domenica 23: a squadre F e M; inizio h 11, final block h 16.
Addio carissima Nina
Abbiamo condiviso davvero tante cose insieme, carissima Nina. Assieme a te, Maurizio, Elisa e Carlotta, abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo gioito, ci siamo consolati, sui