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Ricordando il 20° Trofeo Alpe Adria

Udine, 28 gennaio 2015. Poco meno di mille gli atleti in gara, seicentosette nella classe cadetti, trecentosettantaquattro nella classe juniores per 245 club di nove nazioni, sono questi i numeri dell’edizione numero venti del Trofeo internazionale Alpe Adria organizzato dal Dlf Yama Arashi Udine nel Palagetur a Lignano Sabbiadoro. Due le giornate di gara, entrambe particolarmente intense ed agguerrite ma che, sia fra i cadetti che negli juniores, hanno avuto i protagonisti principali negli atleti italiani, che si sono aggiudicati complessivamente 24 medaglie d’oro sulle 33 assegnate, lasciandone soltanto nove a Slovenia (5), Croazia (3) e Austria (1). La rappresentativa dell’Azerbaijan è ritornata a casa senza primi posti, lontanissima dal podio Leyla Aliyeva, prima all’Alpe Adria 2014 nei 48 kg (nello stesso anno è stata seconda ad Europei e Youth Olympic Games nei 44) e seconda all’Alpe Adria 2013 nei 44 kg (quando vinse Europei ed argento mondiale cadetti nei 40), ha gareggiato nei 52 kg perdendo subito da Anja Stangar, slovena che ha vinto la categoria, ma dopo una vittoria ha perso nuovamente con Ludovica Lentini, poi terza. Una sola medaglia per la squadra azera, quella del terzo posto nei 66 kg juniores meritata da Ilkin Babazada, praticamente lo stesso risultato ottenuto dall’Estonia, andata a segno con Otto Krister Imala, terzo nei 100 kg juniores. La differenza è che Imala dall’Estonia ci è venuto da solo, zaino in spalla, mentre l’Azerbaijan ha partecipato con sette atleti come rappresentativa nazionale. Italiani protagonisti dunque, e la sensazione è stata quella che sui tatami dell’Alpe Adria si siano dati appuntamento tutti i migliori delle classi cadetti e juniores, e le sfide che si sono consumate hanno lasciato un’impressione ed un pathos da campionato italiano vero e proprio. La giornata riservata ai cadetti ha registrato la supremazia del Nippon Napoli, salito sul podio cinque volte per tre medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo, mentre l’Akiyama Settimo si è imposto nella giornata degli juniores con tre primi ed un terzo posto, aggiudicandosi anche il trofeo (un olio su tela dell’artista Erna Vukmanic) con un totale di dieci medaglie (4-3-3) davanti al Nippon Napoli (4-2-1). Il contesto è stato allestito con attenzione e rispetto, e per descriverlo prendiamo a prestito le parole di Nicandro Buono che, su Italia Judo ha scritto: “L’Alpe Adria ha aggiunto un altro record, tra i tanti ottenuti in 20 anni di storia:  l’edizione di quest’anno ha rappresentato l’introduzione per la prima volta in Italia della seconda telecamera per il C.A.Re System, ovvero la prova televisiva a disposizione degli arbitri. I sei tatami allestiti nel PalaGeTur di Lignano Sabbiadoro erano pertanto corredati di 12 telecamere dedicate alla prova televisiva, più altre due dedicate alla diretta streaming, che nel week end ha totalizzato circa 8.000 visualizzazioni”. Una di queste, aggiungiamo noi, è stata quella di Luciano Lovato che, dal suo letto in ospedale, è rimasto incollato allo schermo del computer per seguire la “sua” gara, aggiungendo di tanto in tanto una telefonata (una decina sabato, altrettante domenica) per aggiustare qualche particolare o semplicemente per salutare i suoi ragazzi. Un’altra innovazione (almeno per quanto riguarda l’Italia) è stata proposta nell’aggiornamento dei tabelloni di gara on-line, un sito Live-Results cui ci si poteva collegare via internet, che in due giorni ha registrato 1968 visitatori diversi per un totale di 134.522 accessi da dieci nazioni, oppure attraverso un server interno che, nonostante non richiedesse password di connessione, è stato utilizzato molto meno. Ad Alessandro Cossutti, judoka master del club ed informatico di professione, il merito per aver realizzato un sistema nuovo che va ad aggiungersi a quelli con i quali IJF ed EJU hanno rivoluzionato la comunicazione del judo agonistico a livello planetario. Particolarmente significativa la premiazione che Milena Lovato, direttore tecnico del Dlf Yama Arashi Udine, ha annunciato prima dell’inizio delle gare juniores, domenica mattina. La targa del ventennale del torneo è stata consegnata a Letizia Pinosio, chiamata a rappresentare il Presidente del club Luciano Lovato, assente per motivi di salute e con l’auspicio che vinca la lotta con la malattia, rimane il simbolo esemplare di tutto lo straordinario volontariato (soci del club ed amici di altri club) che costituisce una squadra di lavoro unica, infaticabile e garbata. Una targa è stata consegnata a Maria Grazia Perrucci, amica prima ancora che infaticabile Vicepresidente Judo che, con disponibilità, competenza e “sempre con il sorriso”, ha determinato negli anni il cambiamento decisivo per il salto di qualità del torneo. Una targa è stata consegnata alla FIJLKAM, rappresentata dal consigliere nazionale Giovanni Strazzeri, per aver accompagnato la crescita della gara riconoscendo e valorizzando le sue peculiarità con il coinvolgimento nei circuiti nazionali Grand Prix cadetti e juniores.

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