Considerazione personale. Sabato e domenica a Tarcento c’è stata una lezione straordinaria. A tenerla, il grande Maestro sloveno Marjan Fabjan, che ha conquistato la platea regalando indicazioni fondamentali e risposte illuminanti per i ragazzi del team regionale e gli insegnanti tecnici del Friuli Venezia Giulia. Ieri a Udine sono arrivati Driton Kuka e Majlinda Kelmendi, due fenomeni assoluti per quanto stanno vincendo e come lo stanno facendo a livello planetario, come coach il primo, da atleta la seconda. Lezioni di semplicità ed umiltà di straordinaria efficacia, che hanno messo a nudo l’essenza del judo. E, al di là dei tempi che passano e delle regole che evolvono, l’essenza del judo rimane lavoro e passione. Passione e lavoro. Ed ancora lavoro, lavoro e lavoro. Detto questo, rifletto e mi dico, ma io non conosco la lingua slovena, né tantomento il serbo-croato ed il kossovaro. In entrambi i casi ci ha pensato Milena e l’ha fatto con fluidità, leggerezza, proprietà e competenza da rendere la traduzione parte attiva della lezione stessa, un arricchimento. La considerazione è personale ed è personale anche il ringraziamento, che voglio fare pubblico perché questo arricchimento l’ho colto e non lo posso considerare ovvio, né dovuto. Grazie Milena!
Non vedo l’ora di fare un altro Survivor Camp
Atleti di ben nove nazioni diverse hanno preso parte la settimana scorsa al Survivor Camp organizzato a Celje dal Judo Klub Z’dezele Sankaku ed il