Udine, 21 maggio 2017. L’udinese Lorenzo Bagnoli, con un salto che vale un record, è ritornato a livello internazionale. Da arbitro. Il livello internazionale, Lorenzo, già lo aveva guadagnato da atleta, rimanendo per 30 mesi fra i top 20 del ranking mondiale nei 90 kg. Ora ci è ritornato da arbitro, assieme a Pino Maddaloni, grazie al primo corso speciale indetto dall’IJF e riservato agli atleti di alto livello. È accaduto a La Coruna, al termine dell’European Cup Junior cui hanno partecipato anche Nicola Mortal e Alberto Ciardo, è stata questa infatti, la gara scelta quale test d’esame per valutare i dieci ‘campioni’ provenienti da Russia, Senegal, Slovenia, Francia, Ecuador, Panama e Italia, che hanno risposto a questa prima chiamata. “Siamo davvero felici – ha detto Juan Carlos Barcos, responsabile mondiale degli arbitri – di avere nuova linfa per gli arbitri IJF”. Una linfa che è nata da un’idea semplice quanto geniale: costruire un percorso privilegiato per chi ha vissuto l’agonismo di alto livello ed è attratto dall’esperienza di arbitro. Un modo semplice per abbassare l’età degli arbitri chiamati a dirigere i massimi livelli. È così che Maddaloni (40 anni) e Bagnoli (33) possono vivere ora un’opportunità ed un’esperienza che, normalmente, richiede almeno dieci anni. Se tutto fila liscio. “Grandi emozioni – hanno detto Pino e Lorenzo – siamo contenti per aver arricchito il nostro percorso judoistico con questa esperienza, anche se siamo solo all’inizio. Un grazie alla federazione che ci è stata vicina e la commissione arbitrale per averci ‘tenuto per mano’ lungo questo percorso”. “Ora speriamo di poter continuare a migliorare – ha detto ancora Lorenzo – per riuscire a entrare nelle classifiche continentali e chissà, magari in quelle mondiali. Con Pino c’è grande affiatamento, oltre al rispetto reciproco. A questo punto, quando saremo convocati dalla Commissione Nazionale per le European Cup, con un voto di 6,5 potremo accedere alla classifica continentale e, se le posizioni saranno buone, si potrà passare poi nel ranking internazionale, con le convocazioni da IJF per i Grand Slam, Grand Prix, Mondiali e Olimpiadi. Queste, ovviamente, sono solo le parole per spiegare un percorso ideale, per il momento, assieme a Pino, siamo quà felici e riconoscenti”. Ma a La Coruna, hanno gareggiato anche Nicola Mortal del Dlf Yama Arashi e Alberto Ciardo dello Skorpion, entrambi negli 81 kg, seguiti dal coach dello Skorpion, Luca Copat. Nicola Mortal è stato sconfitto dal belga Casse, vincitore all’European Cup a Lignano, poi ha vinto con Pereira (Por) e perso con Tckaev (Rus), mentre Alberto Ciardo ha vinto con Ribeiro (Por), perso con Ponce Canales (Esp) e non è stato recuperato.
Trofeo Triveneto: il report di coach Tassotto
Il Dlf Yama Arashi Udine ha ottenuto un bel terzo nella classifica per società del Trofeo Triveneto disputato nel Palazzetto dello Sport di Borgo Valsugana,