Grand Slam a Parigi, Medves: “il podio sarebbe un’impresa, ma…”

È fra le gare di judo più difficili e dure dell’intero circuito mondiale e, fra sabato e domenica nell’Arena Bercy, metterà a confronto 609 atleti appartenenti a 98 nazioni. Si tratta del Grand Slam a Parigi, nel quale proverà a conquistarsi un ruolo da protagonista anche l’udinese Matteo Medves, attualmente al 37esimo posto nella classifica mondiale. L’appuntamento con la categoria dei 66 kg è per sabato, 56 gli atleti al via, praticamente tutti i migliori, ben sei fra i primi dieci della classifica mondiale, dal n. 1 e campione del mondo, il giapponese Hifumi Abe, a Vazha Margvelashvili, georgiano n. 2. Nove gli azzurri in gara, Manuel Lombardo, Matteo Medves (66), Fabio Basile (73), Antonio Esposito, Matteo Marconcini (81), Nicholas Mungai (90), Odette Giuffrida (52), Edwige Gwend (63), Alice Bellandi (70), che saranno seguiti dai tecnici Francesco Bruyere e Roberto Meloni, con la supervisione del direttore tecnico nazionale Kyoshi Murakami. Per il 24enne di San Giovanni al Natisone si tratta del terzo Grand Slam in carriera ed è indubbiamente la prova più impegnativa dopo il campionato del mondo disputato a Baku lo scorso settembre, ma arriva anche a due settimane soltanto dalla bruciante sconfitta patita dall’israeliano Baruch Shmailov (n. 4 al mondo) nel Grand Prix a Tel Aviv. “Dopo la delusione di Tel Aviv sono carico e pronto a rimettermi sulla giusta carreggiata – ha detto Matteo Medves – sono consapevole che il torneo a Parigi è uno fra i più difficili al mondo, ma non per questo mi lascerò intimorire e farò quanto è nelle mie possibilità per arrivare in fondo. La gara si affronta incontro per incontro, l’obiettivo è salire sul podio, mi rendo conto che sarebbe un’impresa, ma chi non ci crede non può arrivare. E poi dipenderà anche da circostanze variabili, ma quelle non si possono prevedere né governare”. Fare previsioni in un torneo così complicato è davvero molto azzardato, ma Gevrise Emane e Loretta Cusak-Doyle, entrambe già campionesse del mondo, dicono all’unisono che i 66 kg a Parigi li vincerà Hifumi Abe. Ma se una variabile dovesse arrivare proprio a lui?

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