L’immenso talento delle donne attraverso l’obiettivo di Erika Zucchiatti

Udine, 8 aprile 2016. La forza delle donne? È un immenso talento. Che ha assestato un calcio a tutti i luoghi comuni più banali e, proprio per questo sono anche i più utilizzati. Ad assestarlo sono state Erika Zucchiatti, Elisa Camporese, Agnese Piccoli, Chiara Cainero l’altra sera in Sala Ajace a Udine, nell’ambito di una partecipata conferenza in occasione della Giornata mondiale dello sport e dedicata al progetto “La forza delle donne”, mostra fotografica organizzata dalla Commissione Pari Opportunità e dagli assessorati alle Pari Opportunità e allo Sport. Piangersi addosso? Sentirsi discriminate? Ma neanche per idea, e le differenze di visibilità e d’immagine, la disparità degli stipendi, quando ci sono, queste le domande che dovevano e volevano provocare, hanno trovato risposte che hanno regalato una ventata di obiettiva serenità e di pacatezza, che hanno saputo esprimere meglio di qualsiasi azione tutta la forza sportiva di ognuna delle tre campionesse-relatrici, dalla calciatrice Elisa, alla judoka Agnese e la tiratrice Chiara. Indiscutibilmente seconde a nessuno. Al netto di qualsiasi classifica. Passione vera, radicata e profonda, quella che pulsa nel cuore e ti consente di superare anche gli ostacoli più alti. Nemmeno una parola di autocelebrazione è stata pronunciata, così come non s’è udito il termine ‘sacrificio’. E fra i numerosi interventi delle tante atlete presenti c’è stata anche Giada Rossi. Tanta coerenza, scelte non sempre facili, talvolta imposte dal destino, coniugate con una vita fatta di atti quotidiani fra i quali l’allenamento è il più bello di tutti. E se il talento di Chiara Cainero si esprime in pedana, quello di Agnese Piccoli sul tatami e quello di Elisa Camporese sul campo, l’obiettivo di Erika Zucchiatti è riuscito a catturarli tutti, ma metterli insieme è stato un atto di forza. Delle donne.