Torino, 13 dicembre 2015. Matteo Medves era pronto a disputare un Assoluto da protagonista. Pronto e consapevole di essere all’altezza per conquistare il titolo dei 66 kg, il 21enne del Dlf Yama Arashi si è preparato all’appuntamento con la cura e l’attenzione di chi ci crede e ci tiene, esattamente come fanno tutti gli atleti seri ed appassionati. La corsa di Matteo Medves invece, si è interrotta già al primo turno ed è giusta e comprensibile la delusione. La sua, la nostra e di chi crede in questo atleta che piace a tanti, a parole piace a tutti, ma di fatto sa che può contare solo su se stesso, la sua famiglia, il suo club. È giusto così, nessuno deve niente a Matteo, perchè lo sport è una scelta, un’opportunità, che ciascuno vive come crede e come può. Non ci sono vittime, né rivendicazioni sugli arbitri, non ci sono privilegi per Matteo che indosserebbe volentieri la divisa. Questo ci piace di Matteo Medves, che sa anche mordere la sua rabbia, lenire la sua amarezza con umiltà, senza annunci o verità di circostanza. Così ha fatto l’anno scorso ad Asti, così ora. Forza Matteo, nulla cambia se c’è la passione e dentro di te brucia la voglia di battersi e di migliorare. Siamo con te.
Documento di sintesi del lavoro sportivo
Susegnalazione del Comitato Regionale del CONI si riporta il documento pubblicato il 12 aprile u.s. dal Dipartimento per lo Sport e realizzato dal Ministero del