20200318_la_Repubblica

Tokyo, la resistenza del Cio Una norma salvacampioni

Centoventotto giorni all’Olimpiade di Tokyo: il Cio, forte del fattore tempo e delle misure adottate dai governi, crede ancora che i Giochi si potranno fare. «In questo momento non servono decisioni drastiche» scrive in un comunicato. Nonostante lo scetticismo di molti atleti e politici, il sondaggio che indica un 63% dei giapponesi favorevole al rinvio e la positività al Covid-19 di Kozo Tashima, n.2 del comitato olimpico nipponico. Nonostante l’atteggiamento sfuggente del premier Shinzo Abe, che ha incassato il sostegno dei leader del G7 ma non ha voluto rispondere su un eventuale rinvio. La priorità, per ora, è l’annullamento dei tanti tornei di qualificazione che sta gettando nel panico gli atleti (solo il 53% ha già il pass). E questo nodo il Cio l’ha sciolto con una decisione, nel suo piccolo, storica.

Via libera ai ranking

Le qualificazioni cambieranno, introducendo novità come i risultati storici o il ranking per sport che non li adottano. Se, per esempio, non si potrà disputare per l’emergenza sanitaria il torneo della pallanuoto femminile, l’Italia andrebbe a Tokyo attraverso la classifica dell’ultimo mondiale (6ª). C’è poi da tempo un dialogo tra Coni e federazioni per cambiare i criteri di qualificazione e permettere a stelle come Pellegrini e Tortu, già iscrivibili per le federazioni internazionali ma non ancora per quella italiana, di considerarsi ammessi all’Olimpiade.

Parigi trasloca (con polemica)

Se Tokyo per ora resta nelle date prestabilite, il Roland Garros ha già deciso di traslocare. Il secondo torneo stagionale del Grande Slam si giocherà tra il 20 settembre e il 4 ottobre, anziché tra fine maggio e inizio giugno. È stata la federazione francese del tennis a decidere con un colpo di mano che non ha però tenuto in considerazione la sovrapposizione delle nuove date con cinque tornei Atp 250 e con la nuova Laver Cup di Federer. Gli Internazionali di Francia poi inizieranno solo una settimana dopo la finale dell’Us Open. In questo rimescolamento, solo formalmente restano in calendario gli Internazionali del Foro Italico (10-17 maggio). O il virus molla la presa, o sarà un problema recuperare il torneo.

Il ciclismo perde pezzi

Anche il ciclismo continua a perdere pezzi: ieri sono state rinviati Fiandre (sempre disputato dopo il 1918), Parigi-Roubaix (si era corsa persino nella Francia occupata dai tedeschi durante la Seconda guerra mondia-le), Freccia Vallone e Liegi-Bastogne- Liegi, in programma tra il 5 e il 26 aprile. Martedì l’Uci incontrerà gli organizzatori delle grandi corse per provare a disegnare scenari futuri, al momento inimmaginabili.

Mattia Chiusano, Cosimo Cito – La Repubblica mercoledì 18 marzo 2020

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