YamApp_3

YamApp n. 3 con Palmiro Gaio

Quella di Palmiro Gaio è una storia di judo che ha tracciato un segno importante, soprattutto nella storia di questa regione. Per chi, troppo giovane per conoscere cuore e competenza del Maestro Gaio, offriamo uno scritto prezioso che, a sua volta, è diventato un documento. Buona lettura e, naturalmente, non perdete l’occasione per ascoltare e vedere il Maestro Palmiro Gaio, imparare da quella sua semplicità nel trasmettre un messaggio di judo chiaro, diretto e profondo. L’appuntamento è per giovedì 5 dicembre, alle 19.30 sul tatami del Benedetti, con YamApp…

Palmiro Gaio nasce a Verona il 25 marzo 1934. Arruolato nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza inizia a praticare judo nel 1955 a Palermo sotto la guida del Maestro Salvatore Rao. Le doti atletiche naturali e le capacità tecniche acquisite gli consentono di accedere già nel 1956 al gruppo sportivo delle Fiamme Oro di Nettuno ove rimarrà fino al 1961. Sotto la guida del Maestro Noritomo Ken Otani, primo giapponese insegnante di judo in Italia, il gruppo sportivo delle Fiamme Oro la squadra più competitiva dell’epoca, costantemente titolata ai campionati per società. Tra i vari atleti (De Luca, Guerriero, Jacobellis, Masi, Minissale, Nisticò, Polverari, Rubino, Zanchetta) che collezionano titoli e piazzamenti ai campionati nazionali e costituiscono l’ossatura della squadra nazionale, Palmiro Gaio è bronzo ai campionati Italiani cinture nere nel 1960 e solamente un infortunio lo ferma in semifinale della Coppa d’Italia impedendogli in così di vestire la maglia azzurra. Frequenta l’Accademia di Judo diretta da Carlo Oletti ed i corsi di difesa personale tenuti in quegli anni in tutte le sedi nazionali, e contemporaneamente mette a frutto le prime esperienze di didattica judoistica con le cinture marroni del Maestro Genolini, presso il Judo club Sakura di Roma.  Nel 1961, nominato arbitro nazionale, qualifica che manterrà fino alla fine degli anni ’70 (1976/77), giunge a Trieste per sostituire nel ruolo di insegnante tecnico di judo, presso la sede delle Fiamme Oro, il M° accademico Luca Mirizzi mentre nella veste di istruttore di zona di difesa personale risulta anche impegnato in tutte le province della regione. Nel 1968 viene invitato a costituire, assieme ai Maestri Nicola Tempesta e Mario Cuzzocrea, la prima commissione tecnica nazionale per essere successivamente nominato, agli inizi degli anni ’70, direttore tecnico regionale della Federazione. A Trieste trova occasione di ospitare, per la prima volta nella nostra regione, il Maestro Ken Otani che nel 1971 e nel 1974 tiene degli stages per tecnici ed atleti sui tatami della Società Ginnastica Triestina. Dopo anni di insegnamento presso varie società del Friuli Venezia Giulia (S.G.T. dal 1961 al 1976, Yama Arashi Udine nei primi anni ’60, Judo Club Pordenone nel 1966 e Dopolavoro Ferroviario di Trieste nei primi anni ’70), Palmiro Gaio decide di aprire una propria palestra e di intitolarla al suo maestro delle Fiamme Oro, fondando così nel 1975 a Muggia il Judo Club Ken Otani. Nel 1977 organizza il I° trofeo Città di Muggia, incontro a squadre tra la selezione della Provincia di Trieste ed il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro di Nettuno. Dalla sede iniziale il Judo Club Ken Otani si trasferisce dopo qualche anno a Trieste divenendo per qualità tecniche uno dei tatami di riferimento del judo regionale. Nel 1984, il Maestro Gaio, cintura nera quarto dan riconosciuta dal Kodokan di Tokyo, è annoverato tra i quaranta docenti nazionali di judo e nel 1986 la Federazione Italiana di judo, in virtù del suo brillante curriculum, insignisce il Maestro Gaio del titolo di Maestro Benemerito. Nel 1993, occasionalmente in Brasile, Palmiro Gaio viene invitato a tenere uno stage di tre giorni per insegnati tecnici nel centro judoistico diretto dal M° Nagaj (presente ai campionati mondiali di Tokio 1965). Nel 2005 l’assemblea delle società sportive della Fijlkam del Friuli Venezia Giulia nomina all’unanimità il Maestro Gaio Presidente Onorario del Comitato Regionale FVG e, nello stesso anno, al Maestro Gaio viene assegnato il settimo dan.

22 ottobre 2010

Furio de Denaro

PS: Poco più di un anno dopo aver raccolto e scritto questi elementi della vita di Palmiro Gaio, Furio ci lasciò e non potè condividere quella grande gioia e la soddisfazione per l’attribuzione dell’ottavo dan al Maestro Gaio. Il primo per la giovane storia del judo nel Friuli Venezia Giulia.

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