Italian Olympic Committee (CONI) President Giovanni Malagò (C) holds a press conference in Rome, Italy, 21 September 2016, following the announcement of Rome's Mayor Virginia Raggi to drop the bid to host the Olympic Games in 2024.
ANSA/GIUSEPPE LAMI

Coni-Sport e Salute, Malagò vede Sabelli. L’accordo è vicino

Traguardo vicino sì, molto vicino ancora no. Il contratto di servizio che regolerà il rapporto fra Coni e Sport e Salute è quasi definito. Si tratta del documento che segnerà anche i «perimetri» di lavoro dei due enti. Ieri i due presidenti, Giovanni Malagò e Rocco Sabelli, si sono rivisti. Oggi nuovo round. L’ultima proiezione sul chi fa cosa prevede che il Coni si occupi di tutta la preparazione olimpica gestendo i tre centri di Formia, Tirrenia e Roma Acqua Acetosa, incluso l’Istituto di Scienza dello Sport. Finirebbe, invece, sotto l’ombrello di Sport e Salute, la Medicina dello Sport (ma il Coni lo utilizzerà con tariffe agevolate) e la Scuola dello Sport. Il Coni potrà disporre di circa 100 persone (che resteranno comunque dipendenti di Sport e Salute). «Territorio» conteso

E il «quasi»? Il «quasi» è il territorio: in particolare, i comitati regionali. Per Malagò è fondamentale mantenere la forza del marchio Coni in periferia, mentre Sport e Salute ritiene strategiche queste forze per i suoi programmi di promozione. Si studia un ruolo di presidenti e giunte regionali del Coni che vada oltre la pura «rappresentanza», mentre tutta la struttura amministrativa farà capo a Sport e Salute. L’obiettivo è fare presto. Domani Sabelli parlerà (presenti i sottosegretari Giorgetti e Valente) di programmi e criteri di distribuzione di contributi a federazioni, enti di promozione, discipline associate, corpi sportivi militari. Il contratto di servizio non c’entra nulla, non è nell’ordine del giorno. Ma la dead line è comunque vicina: venerdì la giunta e il consiglio nazionale (in caso di accordo basterà la giunta) del Coni si esprimeranno definitivamente sul contratto. La partita della legge

Intanto oggi Malagò sarà alla commissione istruzione del Senato per dire la sua sulla legge del «collegato sport». Alcuni emendamenti dell’opposizione chiedono un riequilibrio di poteri a vantaggio del Coni. Ma il Governo non vuole cambiare la legge. Oggi ci saranno tutte le audizioni, domani voto sugli emendamenti, giovedì l’aula: un tour de force che farebbe pensare a un’approvazione definitiva senza toccare niente. Altrimenti, in caso di modifiche, si tornerà alla Camera all’inizio di settembre. Domani, invece, andrà in scena il vertice olimpico per Milano-Cortina al Coni. Con i presidenti di regione e i sindaci, ma senza il Governo. Che Malagò informerà oggi incontrando Giorgetti (si parlerà pure della trattativa con Sport e Salute?). Ma la quadra su nomi e struttura della governance va ancora trovata.

Valerio Piccioni – La Gazzetta dello Sport (martedì 30 luglio 2019)

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