È il cuore dell’Italia olimpica. La seconda casa di diverse medaglie d’oro azzurre, dalla scherma al taekwondo. È qui, all’Acqua Acetosa, nel centro di preparazione olimpica intitolato a Giulio Onesti, che il Governo ha deciso di illustrare ufficialmente ai media e ai dirigenti dello sport italiano, l’ormai famosa quanto discussa legge di riforma inserita nella legge di Stabilità. L’appuntamento è per oggi alle 11 nell’Aula Magna, naturalmente anche con la presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, e c’è chi scommette sul tutto esaurito. In platea federazioni e discipline associate. Ci sarà poi un altro round a Palazzo Chigi il 13 febbraio, dedicato ai gruppi sportivi militari.
DUE MINISTRI Con i due «padri» della riforma, il sottosegretario leghista con delega allo sport Giancarlo Giorgetti e il suo collega Simone Valente, punto di riferimento delle politiche sportive dei 5 Stelle, prenderanno la parola anche il ministro della Salute Giulia Grillo e quello dell’Istruzione Marco Bussetti. Il tutto per sottolineare l’«oggetto sociale» della nuova società Sport e Salute.
DELEGA A GIORGETTI Intanto oggi il Governo licenzierà il «collegato sport» della legge di stabilità che affida al sottosegretario Giorgetti una serie di deleghe per la scrittura dei decreti attuativi. Nel giro di due-tre settimane, si dovrebbero chiarire «perimetro» e «risorse» dei due poli del nuovo sistema, la neonata Sport e Salute e il vecchio-nuovo Coni. A cui potrebbe essere assegnata una somma superiore ai 40 milioni di euro fissati nella formulazione iniziale. I decreti dovranno inoltre definire la collocazione di tutte le strutture territoriali Coni, dai comitati regionali ai «point» provinciali, che dovrebbero passare sotto Sport e Salute. Ma con quale, nuova identità?
IL BANDO C’è poi il delicatissimo tema della governance. Nel disegno del sistema, il ruolo del presidente-ad sarà fondamentale. Anche se la sua mission è soprattutto quella di «massimizzare le risorse da mettere a disposizione dello sport italiano», parole di Giorgetti, è ovvio che il Governo non può sbagliare la scelta di un manager che dovrà avere anche una profonda conoscenza del sistema sportivo. Una scelta «partitica» sarebbe un autogol clamoroso. Per questo, si sta lavorando a una soluzione di alto profilo. Intanto il Coni ha indicato altri «requisiti» per la scelta, cercando di «sportivizzarla» il più possibile. Ora il bando per le manifestazioni di interesse, in pratica per la presentazione delle candidature a presidente e consiglieri di amministrazione, passerà al vaglio della Corte dei Conti. E all’inizio della prossima settimana, forse lunedì, ci potrebbe essere la pubblicazione sul sito del Governo. Ci saranno 15 giorni per le candidature. A fine febbraio-inizio marzo si potrebbe arrivare alla scelta su cui però si dovranno esprimere le commissioni parlamentari competenti. I tempi si potrebbero allungare, anche se Giorgetti è convinto che già in aprile si convocherà il primo consiglio di amministrazione di Sport e Salute. Che avrà, c’è da giurarlo, un ordine del giorno molto ricco.
Valerio Piccioni (La Gazzetta dello Sport, giovedì 31 gennaio 2019)
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