Alessandro Cossutti è salito sul podio del campionato italiano Master. E non è stato soltanto il risultato della gara disputata a Latina, è stato il risultato dello studio, della ricerca, dell’impegno di un anno intero. Perché per gareggiare a Latina ci si doveva qualificare, perché le motivazioni dovevano prevalere sugli impegni e le responsabilità o, per lo meno, dovevano isolarsi al momento giusto e mettersi in gioco insieme alle tante piccole cose maturate nel percorso di crescita tecnica personale. Ed il ‘Kos’ in questo senso, è stato bravissimo, ha proposto caratteristiche nuove per lui, reattività e rapidità, generosità multidirezionale in attacco, capacità di ‘lettura’ dell’incontro collegandola con azioni appropriate e tempestive. Allora cosa non ha funzionato? Ne waza. L’azione promossa in piedi è rimasta sempre, nei tre incontri disputati, priva di relazione con l’azione a terra. Ma il Kos ha preso nota, pronto ad elaborare ed evolvere ancora un percorso agonistico iniziato da Master nei Master. Forse l’unico fra i 145 in gara a Latina. “Oggi primo appuntamento con un evento di rilevanza nazionale – ha detto Alessandro Cossutti a fine gara – quasi come “il primo appuntamento” con una nuova ragazza, arrivi emozionato pieno di domande; senza risposte, e poi ti butti per scoprire cosa succederà. Oggi è stato quasi lo stesso… provato un approccio diverso, “mente calda” mi è stato suggerito. Il risultato non è stato quello desiderato, ma le sensazioni, la voglia di combattere sono state belle, positive. Devo imparare ad evitare di annusare il tatami”.
A Brno per Hopes Cup e Kodokan session
Alice Bronzin e Bruno de Denaro, accompagnati dal tecnico Lorenzo Bronzin, sono arrivati oggi a Brno salendo subito sul tatami per l’esperienza dell’European Judo Hopes