Matteo Medves sogna le Olimpiadi e quindi cos’altro gli si può augurare oggi, 20 giugno, nel giorno del suo 24esimo compleanno? Dal 20 giugno 1994, quand’è nato a Monfalcone ad oggi Matteo Medves ne ha fatta di strada, anche se la medaglia d’argento ai campionati d’Europa a Tel Aviv in aprile fa sembrare poca cosa l’invidiabile palmares che l’ha preceduta. In ogni caso, l’umore di Matteo nel giorno del suo compleanno è più che positivo perché il problema al gomito si sta risolvendo ed il piacere di rimettere il judogi addosso, per un ‘fighter’ come lui, è il più bel regalo.
“Prima di fare gli Europei il problema al gomito era diventato particolarmente complicato, tant’è che avevamo già stabilito che, fatta la gara, mi sarei sottoposto ad un check-up completo. Non bastasse, durante la gara accusai uno ‘scrock’ molto forte e doloroso, accelerammo i tempi e dopo raggi, risonanza e quant’altro il dottor Camillieri programmò l’intervento per rimuovere le calcificazioni. Fatto in artroscopia il 25 maggio, un’oretta in tutto, ma ricordo bene lo stato di agitazione che sono riuscito a controllare solo con il pensiero che, finalmente, avrei risolto un problema che mi assillava ormai da un anno. Poi fisioterapia a manetta, due volte al giorno, seguito con estrema cura dallo staff nel Centro Olimpico con mobilizzazione manuale e l’ausilio di macchinari. Il dottor Camillieri mi ha prescritto 30 giorni di stop, ma proprio grazie al lavoro che stiamo facendo dopo tre settimane ho finalmente rimesso il judogi e piano piano sto recuperando la forma fisica. Ovviamente a Tarragona, ai Giochi del Mediterraneo, non ci sarò e mi dispiace non poter vivere un’esperienza speciale, con Casa Italia, con le cerimonie di apertura e di chiusura, con delle belle emozioni analoghe a quelle delle Olimpiadi, cui voglio a tutti i costi partecipare. Da oggi riprendo più forte ed agguerrito di prima, voglio rimettermi in carreggiata il prima possibile. Riprenderò a fare randori il 9 luglio nello Stage Internazionale quì a Roma, pertanto sono costretto a rinunciare anche all’OTC a Casteldefells la prima settimana di luglio. Nel frattempo, dopo il secondo posto agli Europei sono stato inserito nel programma ADAMS della WADA, nulla di particolare, ho dovuto segnalare un’ora al giorno in cui rendermi reperibile per eventuali controlli antidoping. Ho pensato che dalle 5 alle 6 del mattino mi trovano che dormo e quindi, sono pronto alle pratiche necessarie. Oggi (martedì 19 giugno) è arrivato il primo controllo: urine e sangue. Il problema maggiore è stato per il mio compagno di stanza che è stato svegliato alle 5.20, ma in mezz’ora, quaranta minuti tutto si è risolto, poi ho fatto colazione e sono andato ad allenarmi. Un regalo per il mio compleanno? Recuperare il prima possibile ed al meglio, subito dopo ovviamente, fare al meglio tutte le prossime gare. A prescindere che sia ai Mondiali o altro”.
Non vedo l’ora di fare un altro Survivor Camp
Atleti di ben nove nazioni diverse hanno preso parte la settimana scorsa al Survivor Camp organizzato a Celje dal Judo Klub Z’dezele Sankaku ed il