Legge mandati, ora ci prova il Governo

È in buona compagnia, non c’è che dire. Sono oltre duemila, infatti, gli emendamenti alla legge di Bilancio (su quasi seimila presentati) dichiarati «inammissibili» dalla V Commissione della Camera. «La manovra non deve trasformarsi in un mostro a tre teste», ha sentenziato il presidente Pd Francesco Boccia (applaudito pure dalla Lega), replicando la scena di un anno fa, quando stoppò le garanzie per la Ryder di golf. Stavolta, è toccato all’emendamento che doveva rimettere in pista il disegno di legge sul limite dei mandati dei dirigenti sportivi: tre, non uno di più, per tutti: presidente del Coni (oggi fermo a due) e presidenti delle federazioni (illimitati). Firmato dal deputato Molea e fortemente caldeggiato dal ministro Pd Luca Lotti, è stato cassato per «estraneità di materia». Ritenuto troppo generico il cappello inserito nel testo nel tentativo di aggirare il problema, «… al fine di di assicurare il migliore impiego delle risorse assegnate al Coni». Ora il disegno di legge sui mandati sarà inserito in un nuovo emendamento governativo. Se salterà anche questo, non resterà che tornare a spingere per una rapida approvazione in Senato entro il termine della legislatura: impresa difficilissima.
(La Gazzetta dello Sport – martedì 12 dicembre 2017)

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