Mondiali U21 a Zagabria, azzurrini sconfitti dal Kazakistan

Zagabria, 22 ottobre 2017. Il Kazakistan ha fermato gli azzurri nel torneo a squadre miste che ha concluso il campionato del mondo juniores a Zagabria. Ma la squadra mista dell’Italia c’è e questo è un fatto importante, perché a Tokio 2020 la competizione a squadre assegnerà medaglie olimpiche. Il 5 a 3 incassato dagli asiatici dispiace, ma non impedisce di vedere che in questo ‘dream team’ c’è sostanza e va oltre i punti messi a segno da Angelo Pantano, Alice Bellandi e Andrea Fusco. Ma nel mondiale U21 che si è concluso a Zagabria e ha messo a confronto 584 atleti da 82 nazioni, l’Italia ha ritrovato anzitutto quella medaglia che da due edizioni non arrivava più ed a metterla al collo è stato il diciannovenne Christian Parlati, terzo negli 81 kg e napoletano come Antonio Esposito, che nel 2013 a Lubiana vinse il titolo di campione del mondo juniores. Il primo per il judo italiano maschile. Christian Parlati un mese fa ottenne il terzo posto a Maribor, agli Europei U21 ed a Zagabria ha replicato nel torneo iridato con la vittoria sul giapponese Tomokiyo, poi su Reijntjens (Olanda) e Cherkai (Ucraina). Sconfitto in semifinale dal belga Casse, poi vincitore, si è rifatto con il britannico Mcwatt, atterrandolo a trenta secondi dalla fine del match per il tezo posto. “Sono contento di questo risultato anche se speravo in una finale tutta italiana – ha detto Parlati – è la gara che aspettavo da tutto l’anno, e  nonostante un brutto sorteggio ho portato la medaglia a casa. Voglio dedicare questa medaglia alla mia famiglia, ringraziare le Fiamme Oro e la Nippon che mi sostengono sempre, senza dimenticare un ringraziamento al Dream Team”. Salvatore D’Arco è l’altro azzurro negli 81 kg ma, dopo due vittorie con Vidmar (Slo) e Alves (Por) è stato sconfitto da Tepkaev (Rus) e nei recuperi da Mcwatt (Gbr). Avesse vinto quest’ultimo match ci sarebbe stato un ‘derby azzurro’ per il bronzo.
È un quinto posto che va stretto invece, quello conquistato da Manuel Lombardo nei 66 kg che, dopo le vittorie su Moteki (Jpn), Khojasteh (Iri), Sagyngaliuly (Kaz), la sconfitta con Shturbabin (Uzb), e un’altra vittoria sull’olandese Twan Van der Werff, ha affrontato il georgiano Bagrati Niniashvili con la medaglia di bronzo in palio. Dopo i primi 4 minuti senza punteggi e con due penalità a carico dell’azzurro, la sfida si è protratta con il golden score per altri 5 minuti e 30 secondi fino a che è stato assegnata una sanzione all’azzurro. Che protestassero tutti gli italiani è comprensibile, ma i fischi piovuti dall’intera Arena croata spiegano meglio, se non altro, una certa perplessità sul giudizio. Equilibrato è il commento di un coach azzurro, Raffaele Parlati: “Gara di altissimo livello – ha detto il tecnico napoletano e padre di Christian – i nostri ragazzi si sono espressi tutti al massimo delle loro possibilità. Siamo ovviamente un pò dispiaciuti per come è stata condotta la finale di Lombardo che, come del resto si è potuto notare, meritava la medaglia di  bronzo. Inoltre ci tengo a sottolineare la bella prestazione di Salvatore D’Arco e, per quanto riguarda Christian, l’appuntamento con l’oro è solo rimandato”. La sintesi sul mondiale degli azzurri spetta a Raffaele Toniolo, coach e presidente della commissione nazionale giovanile, che comprende la classe juniores. “Abbiamo portato tre atleti nel blocco finale – ha detto Raffaele Toniolo – e la medaglia di Parlati ha rotto il digiuno che durava da due edizioni. Si poteva fare meglio con qualche errore in meno, e non solo da parte nostra. Molti azzurri di questa squadra saranno juniores anche nel 2018 e sapranno dimostrare quanto valgono, ma anche quelli che passeranno senior troveranno soddisfazioni da raccogliere”. Il Giappone ha dominato il medagliere conquistando due medaglie d’oro al giorno (su quattro) e chiudendo il torneo con otto primi posti su sedici categorie. Secondo l’Azerbaijan con due primi posti, altre sei nazioni (Russia, Germania, Olanda, Belgio, Georgia, Brasile) con uno. La gara ha squadre ha confortato, se mai ce ne fosse stato bisogno, una supremazia indiscutibile, il Giappone è campione del mondo ancora una volta. Argento all’Olanda, bronzo a Russia e Germania.
World Championship Juniors 2017 (individuali)
Word Junior Championship Teams 2017

L'articolo ti è piaciuto?
Condividilo sui social!

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
In evidenza

Articoli recenti