Taipei, 24 agosto 2017. Italia universitaria protagonista a Taipei. Anche nella prova a squadre! sia donne che uomini infatti, si sono guadagnati il posto in una finale per la medaglia di bronzo. Alla fine sono arrivati due quinti posti, ma ugualmente belli, per come ciascun atleta si è battuto e ha creduto in una squadra che, in ogni caso, ha espresso il meglio di sé.
Donne
Sedicesimi: Italia-Ucraina 5-0 (37-0), Pierucci, Righetti, Giorgis, Paissoni, Ferrari
Ottavi: Italia-Mongolia 4-1 (23-1), Pierucci, Righetti, Paissoni, Ferrari
Quarti: Giappone-Italia 5-0 (48-0)
R1: Romania-Italia 0-5 (0-23), Pierucci, Righetti, Giorgis, Paissoni, Ferrari
FR: Italia-Russia 2-3 (21-31), Pierucci, Paissoni
Uomini
Sedicesimi: Mongolia-Italia 2-3 (20-12), Regis, Mungai, D’Arco
Ottavi: Italia-Lituania 3-2 (30-20), Regis, Mungai, D’Arco
Quarti: Ucraina-Italia 2-3 (20-13), Regis, Mungai, D’Arco
Semifinale: Giappone-Italia 4-1 (40-1), Regis
FR: Germania-Italia 3-2 (21-11), Regis, Mungai
Per la squadra femminile il commento è stato affidato ad Anna Righetti: “Personalmente sono delusa dalla mia performance. Sia nella gara individuale che in quella a squadre stavo facendo una buona gara, ma poi ho perso gli incontri di finale in cui stavo sovrastando le avversarie. È stata una gara tosta, avevamo già disputato tanti incontri nelle gare individuali perciò abbiamo accusato un pò di stanchezza. Siamo partite bene con Ucraina e Mongolia, abbiamo perso col Giappone e vinto il ripescaggio con la Romania. La finalina per il bronzo con la Russia era aperta, uno scontro alla pari. Abbiamo perso 3 a 2 e ci siamo fermate ai piedi del podio, con molto amaro in bocca. Ma credo che siamo riuscite comunque a dimostrare il nostro valore. I ragazzi invece hanno compiuto un’impresa epica: erano solo in 3 e D’Arco ha incontrato avversari che pesavano anche 50 kg più di lui. Nonostante ciò si sono piazzati in quinta posizione combattendo col cuore e conquistando tutto il palazzetto. È stata una bella esperienza e sono felice di fare parte di questa squadra così unita e affiatata”.
Per la squadra maschile invece, il commento è stato affidato a Nicholas Mungai: “Sono un pò rammaricato per la gara individuale, perché ho perso per una distrazione e anche se l’azero era in forma avrei potuto sicuramente dire la mia. Sono invece contento di come abbiamo combattuto nella gara a squadre, è stato emozionante arrivare a giocarsi una medaglia fino alla fine con una squadra di soli tre elementi. Tutto sommato oggi mi sono divertito e sono stato felice di aver combattuto al fianco di Andrea e Enzo. Penso che avrei potuto gestire meglio l’incontro che ho perso con il giapponese per cui non resta altro da fare che continuare a lavorare”.
Per il Judo questa Universiade è stata molto positiva ed è arrivato un risultato che corrisponde con la ‘forte sensazione di fiducia’ espressa dal Coach Massimo Sulli alla partenza. “I risultati hanno confermato questa forte sensazione che avevo” ha detto con soddisfazione il tecnico azzurro. “Sia nel primo collegiale a Ostia, che a Bardonecchia ho visto e seguito dei ragazzi molto motivati e consci dell’opportunità che l’Universiade avrebbe offerto loro. Mai l’Italia del judo universitario aveva ottenuto risultati così rilevanti. Bisognerà verificare la classifica delle nazioni, ma credo che l’Italia sia tra le prime 5/6 nazioni al mondo su 66 paesi iscritti. Lasciami fare un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato a questo successo e mi riferisco a tutto lo staff tecnico ivi compreso il settore interforze che ha dato un forte contributo nella prima parte del programma. Ai CUS cui questi ragazzi fanno riferimento, ai loro tecnici. Grazie a tutti… con l’auspicio che questi risultati possano dare maggiore slancio al judo universitario e più forza e motivazione alla squadra che prenderà parte ai prossimi mondiali. Forza Italia!”
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