Atletica, la Russia non aspetta il Tas. Ecco l'elenco dei 387 per Rio

Prova di forza della federazione russa che diffonde l’elenco dei convocati per i Giochi, nonostante domani sia attesa la sentenza di Ginevra per la riammissione degli atleti sospesi dalla Iaaf

La Isinbayeva ascoltata martedì è fiduciosa

E’ atteso per domani il parere del Tribunale arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna sul ricorso presentato lo scorso 4 luglio da 68 atleti russi contro la sospensione decisa dalla federatletica mondiale (Iaaf) per Rio e nei giorni successivi il Cio farà conoscere la sua posizione sul resto del contingente. Intanto la Russia – con un gesto che sa molto di provocazione – ha approvato la lista dei 387 atleti, inclusi i 68 sospesi dalla Iaaf, che la rappresenteranno a Rio. “L’elenco è pronto – ha detto il presidente del comitato olimpico russo, Alexander Zhukov – e abbiamo atleti qualificati in 30 discipline, mancano solo i lottatori che saranno definiti venerdì. Complessivamente sarà una delegazione di oltre 700 persone”.
IN SVIZZERa — A Ginevra sono in corso le audizioni del Tas. E ieri la biolimpionica dell’asta Elena Isinbayeva si è detta “ottimista” dopo l’audizione. Dopo le accuse dell’Agenzia mondiale antidoping alla Russia atleti, tecnici e dirigenti sono stati sospesi. La vicenda è separata dal Rapporto della commissione McLaren. Il caso è scoppiato dopo il rapporto pubblicato lo scorso 9 novembre dalla Wada, e curato da una commissione indipendente, in cui ci sono le prove che i casi di doping “non avrebbero potuto esistere” senza l’appoggio del Governo. Il 13 novembre la Iaaf ha sospeso provvisoriamente la federatletica russa e il 14 gennaio la Wada ha pubblicato la seconda parte del rapporto in cui emerge che “i dirigenti della federazione non potevano non sapere”. La Iaaf il 17 giugno ha confermato la sospensione.
La sentenza di domani può cambiare anche il destino olimpico della Russia, dopo che l’Esecutivo del Cio ha congelato la situazione e si è preso del tempo per verificare la possibilità di una squalifica collettiva. Se il Tas dovesse dare ragione ai 68 atleti russi, la dura sanzione del presidente Iaaf, Seb Coe verrebbe praticamente annullata. E quindi qualsiasi decisione simile del Cio sarebbe impensabile. Frattanto oggi il n°1 del Comitato olimpico russo Alexander Zhukov ha dichiarato alla Tass di aspettarsi che una decisione definitiva sulla partecipazione della Russia ai Giochi di Rio verrà presa il 24 luglio prossimo. Qualche giorno prima di quanto pronosticato dal portavoce del comitato olimpico, Emmanuelle Moreau, che ha annunciato una decisione da qui ad una settimana.
commenti — Intanto, alla Bbc, ha parlato Dick Pound, avvocato canadese, già presidente dell’Agenzia mondiale antidoping e vicepresidente del Comitato Olimpico Internazionale. «Il Cio è al momento riluttante a prendere in considerazione una totale esclusione dei russi», ha detto Pound. «Quando si deve prendere una decisione così grave, come l’esclusione di tutta una delegazione, si vuole essere sicuri di non incappare in ostacoli giuridici», ha aggiunto Pound. Sulla stessa lunghezza d’onda Juan Antonio Samaranch Salisachs, figlio dell’ex presidente Cio: “Noi abbiamo praticamente tutti gli elementi che servono per escludere la Russia da Rio – ha ammesso -, ma non possiamo muoverci alla leggera, ci sono degli atleti puliti” ha chiosato lo spagnolo, uno dei 15 membri dell’Esecutivo che ha deliberato ieri la sospensione del giudizio dopo la scoperta del doping di Stato.
pesisti squalificati — Intanto due pesisti russi sono stati sospesi dalla locale agenzia antidoping: si tratta dell’ex campione europeo under 23 Alexei Selyutin, fermato per 4 anni, e della campionessa nazionale russa Yekaterina Vlasova, per 18 mesi.
 Gasport

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