Mondiali a Chelyabinsk, Moscatt fa un attacco di troppo ed esce agli ottavi

Chelyabinsk, 25 agosto 2014. Una sanzione di troppo, per un attacco che non è andato a segno ed il mondiale a Chelyabinsk di Valentina Moscatt si è fermato agli ottavi di finale dei 48 kg. Peccato, perché era iniziata bene la gara nella Traktor Arena per la 27enne azzurra che, dribblato lo spareggio in quanto testa di serie, è passata direttamente ai sedicesimi per liquidare con un’immobilizzazione la malgascia Asaramanitra Ratiarison. Poi la sfida con la cubana Dayaris Mestre Alvarez, quattro minuti in perfetto equilibrio, a fare la differenza sono state le sanzioni inflitte all’azzurra per falso attacco. “Quell’attacco me lo sentivo – ha detto Valentina – ero certa che avrebbe funzionato”. Purtroppo così non è stato e secondo il DTN Raffaele Toniolo: “Ha pagato cara la troppa voglia di vincere. Avrebbe potuto aspettare un attimo e sarebbe arrivata un’altra sanzione per la cubana. Purtroppo un mondiale si vince o perde anche per troppa generosità. Ma non c’è dubbio che qui Valentina avrebbe meritato di più e che questi sono i livelli che le competono”. A Sarah Menezes, brasiliana d’oro a Londra, è andata anche peggio, messa fuori al primo turno dalla francese Buchard, mentre il titolo dei 48 kg è stato vinto dalla 19enne Ami Kondo. Sanzioni decisive anche nella finale dei 60 kg che ha premiato il mongolo Ganbat su Mudranov (Rus) e, rara coincidenza, sul podio sono saliti i primi quattro del ranking mondiale. Martedì è il turno dei 66 kg e dei 52 kg, “Siamo fiduciosi – ha detto Toniolo – Elio Verde e Odette Giuffrida stanno bene” ed iniziano rispettivamente con Rodrigue Kuku (Congo) e Petra Nareks (Slo).
60 kg: 1) Boldbaatar Ganbat (Mgl); 2) Beslan Mudranov (Rus); 3) Amiran Papinashvili (Geo) e Naohisa Takato (Jpn)
48 kg: 1) Ami Kondo (Jpn); 2) Paula Pareto (Arg); 3) Amandine Buchard (Fra) e Maria Celia Laborde (Cub)

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