Medves fa vacillare l’iridato Abe “ma a Baku voglio la rivincita”

Matteo Medves è stato fermato al secondo turno del Grand Prix a Zagabria da Hifumi Abe, l’attuale leader dei 66 kg nel ranking mondiale. La gara del campione udinese è stata pregevole per l’atteggiamento particolarmente positivo espresso sul tatami, sia nel primo incontro, ippon (harai maki komi) sul cileno Sebastian Perez, soprattutto nel secondo con il giovane giapponese (compirà 21 anni il 9 agosto) campione del mondo a Budapest 2017 ed imbattuto dal novembre 2015. Imbattibilità peraltro, che Hifumi ha interrotto proprio a Zagabria, con il mongolo Dovdon, ma la sostanza non cambia per quanto riguarda Matteo Medves, che lo ha affrontato senza timori né titubanze, mettendolo in difficoltà con la sua presa ostica e facendolo anche vacillare con una zampata (de ashi barai) geniale. “Le sensazioni provate sono state tutte positive – ha detto Matteo Medves – il primo incontro è filato via abbastanza liscio, ho saputo leggerlo nel modo giusto e portarlo a casa senza eccessivo dispendio. Poi, con Abe, ero consapevole di chi avevo di fronte, ma questo non mi ha creato agitazione, anzi, pensavo che mi sarei scontrato contro un muro ed invece, soprattutto nella prima parte dell’incontro, ho sentito che nel muro c’erano delle crepe, e da lì cercare di farlo cadere. Sul suo secondo attacco di sode, ho pensato di averlo evitato nuovamente e, sulla prosecuzione, sono rotolato con lui, a terra poi, sono rimasto troppo fermo, a difendere. Ma la prossima volta non sarà così”. Il torneo croato, con 512 atleti da 78 nazioni, ha rappresentato per Medves il ritorno in gara tre mesi dopo il secondo posto agli Europei ed a due mesi dall’intervento al gomito. “Non sono ancora in condizioni ottimali – ha detto Medves alla partenza per Zagabria – ma ho insistito per poterla fare perché sento l’esigenza di ritrovare le sensazioni della gara prima di affrontare il Mondiale”. Sensazione percepita, Abe incluso, l’obiettivo è stato raggiunto. Ed un altro passo verso il campionato del mondo è stato fatto.

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